PARERE SULLA FUSIONE DEI DISTRETTI TURISTICI E ASPETTI CRITICI DA CONSIDERARE

18 February 2025

In un recente confronto, il Consiglio di Amministrazione di Federalberghi VCO ha discusso il nuovo progetto di fusione tra i Distretti Turistici “di quadrante”, ossia quelli di Novara, Biella, Vercelli e Verbano-Cusio-Ossola. Dopo un dialogo con l’Assessore Regionale al Turismo, Marina Chiarelli, e con il Presidente del Distretto Turistico dei Laghi, Francesco Gaiardelli, gli albergatori del nostro territorio, alla luce delle recenti dichiarazioni, si dichiarano aperti al progetto di fusione, dopo alcuni anni di stand by dal Distretto dei Laghi.

L'adesione al progetto sarà comunque condizionata da alcuni aspetti che riteniamo fondamentali.

1.    Governance: È imprescindibile che la governance del nuovo ente resti sul territorio del VCO, alla luce del numero di presenze che il nuovo ente dovrà accogliere e promuovere.

2.    Gestione: La gestione dovrà essere affidata a un professionista altamente qualificato, con esperienza nel settore, che sarà in grado di muoversi tra i vari territori, assicurando una promozione equa e di qualità. La promozione dovrà riguardare tanto i mercati internazionali già consolidati, quanto quelli emergenti.  

3.    Collaborazione con i Consorzi del Territorio: È necessario che ci sia una collaborazione attiva tra il nuovo ente e i Consorzi già presenti sul territorio, i quali continueranno a svolgere la loro attività di vendita dei servizi turistici locali.   Nello specifico, su quest'ultimo punto chiediamo un'attenzione particolare da parte della Regione. Ad oggi, infatti, i Consorzi presenti nei vari territori del quadrante, pur partecipando autonomamente alle fiere internazionali a proprie spese, non possono contare sui contributi previsti dalla Regione per i "Consorzi riconosciuti", necessari per il finanziamento delle loro attività promozionali. Al momento, il quadrante non può contare su questa tipologia di Consorzi, poiché la Regione qualche anno fa ha modificato le regole di riconoscimento, che hanno portato a delle criticità, a cui la Regione sta ora cercando di dare soluzioni condivise. 

Nonostante queste difficoltà, gli operatori del settore non si sono scoraggiati, continuando a partecipare alle fiere di settore (sia per l’hotellerie che per l’extralberghiero), autofinanziandosi e cercando di sviluppare collaborazioni esterne, come quelle con i progetti Interreg o Regio Insubria. 

Confidiamo che la costituzione del nuovo ente non comporti ritardi o complicazioni burocratiche che potrebbero compromettere le azioni di promozione turistica, che richiedono tempi di programmazione certi. 

Auspichiamo, inoltre, che si riesca finalmente a costruire una sinergia proficua tra pubblico e privato, evitando prevaricazioni e campanilismi che, finora, hanno ostacolato molte delle attività promozionali promosse dal territorio.

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