MANOVRINA
30 maggio 2017Federalberghi VCO sull’approvazione dell’articolo 4 della manovrina:
un primo passo contro l’abusivismo. Entro novanta giorni, il decreto ministeriale.
Dopo un iter in Commissione davvero travagliato, è stato approvato sabato scorso l'articolo 4 della manovrina, che impone ai portali di prenotazione di riscuotere alla fonte una trattenuta del 21% su ogni contratto stipulato da soggetti non imprenditori. Si tratta non solo di arginare il malcostume dell'Abusivismo ma ancor di più diventa una questione di sicurezza. È infatti dei giorni scorsi la notizia che per la strage di Manchester, l'appartamento utilizzato per fabbricare la bomba è stato affittato con un portale specializzato in locazioni turistiche che non aveva provveduto a dichiarare le generalità dei propri ospiti alle Autorità! E’ emerso che l'appartamento con una camera da letto a Granby House è stato pubblicizzato a breve termine con una ditta chiamata Arc Proprietà. I vicini hanno detto che la proprietà era stata affittata con persone diverse che vanno e vengono tutto il tempo mentre alcuni residenti hanno anche riferito di un gran numero di pacchetti consegnati alla proprietà nelle ultime settimane. Gli esperti di sicurezza hanno detto che l'uso di un appartamento in affitto, in un edificio con una popolazione transitoria, avrebbe fornito una buona copertura per chi avesse voluto impostare una fabbrica di bombe.
“La definizione di una norma che mette ordine nella disciplina fiscale delle locazioni brevi costituisce un positivo passo avanti verso la bonifica di un mercato che è inquinato dagli abusivi e dalla concorrenza sleale”. Ha così commentato il Presidente di Federalberghi Nazionale, Bernabò Bocca, alla notizia dell'approvazione dell'articolo 4 della manovrina: entro novanta giorni, un decreto ministeriale dovrà definire criteri oggettivi per distinguere le attività imprenditoriali da quelle non imprenditoriali. “Anche questo aspetto è positivo, dice Bocca, e ci auguriamo che il decreto tragga spunto dalle buone prassi adottate all'estero, evitando che chi svolge l'attività in via continuativa possa continuare a nascondersi dietro un dito. L'unica nota critica, è costituita dalla formulazione inerente l’imposta di soggiorno, che – nel prevedere giustamente l’applicazione dell’imposta anche per i turisti che alloggiano presso gli immobili in affitto – rischia di penalizzare le strutture ufficiali già tartassate dal fisco”.
“Si auspica che i Comuni” aggiunge il Presidente di Federalberghi VCO Gian Maria Vincenzi, “Investano i proventi derivanti dalla tassa di soggiorno nel comparto turistico coinvolgendo sempre di più gli operatori turistici locali nelle scelte dei progetti che sia andranno a realizzare per lo sviluppo del comparto turistico ricettivo del VCO”.
Conclude Bocca: “Da domani dovremo continuare a lavorare su altri aspetti, per garantire la tutela degli ospiti, dei vicini di casa, dei lavoratori e soprattutto della sicurezza pubblica, per evitare che le locazioni brevi offrano un comodo rifugio a chi vuole sfuggire ai controlli delle forze dell'ordine”.